venerdì 4 luglio 2008

Report assemblea pubblica

Dal Gazzettino del 04 luglio 2008
"È quanto emerso dall’affollata assemblea pubblica cui hanno partecipato il sindaco Carpinetti, l’assessore provinciale Da Villa e alcuni tecnici
Mira Buse, tempi brevi per la bonifica dell'area inquinata
Mira
La bonifica dell'area in zona Mira Buse dove è stata rinvenuta la falda acquifera inquinata avverrà in tempi brevi. Intanto è partito l'iter per la circoscrizione e la caratterizzazione della zona soggetta a inquinamento, che ricade a cavallo della nuova rotatoria, dove convergono via Fornace, il prolungamento di via Marinai d'Italia e la bretella Benckiser. È quanto emerso mercoledì sera in Comune a Mira durante l'affollata assemblea pubblica a cui hanno preso parte l'Amministrazione mirese, l'assessore provinciale all'Ambiente Ezio Da Villa, i tecnici comunali e quelli dell'Arpav e dell'Ulss 13.Fondamentali le rassicurazioni ai cittadini, dopo che le prime analisi avevano confermato la presenza di sostanze tossiche nella falda: "Niente allarmismi - ha dichiarato l'assessore alle Politiche Ambientali Maurizio Barberini - Come confermato dall'Arpav e dall'Ulss non ci sono pericoli per la popolazione. Rimane però il divieto di usare l'acqua dei pozzi artesiani anche solo per irrigare i campi, mentre l'acqua che arriva dalle condotte dell'acquedotto non ha alcun problema".
Il Comune darà piena collaborazione affinché le operazioni di bonifica avvengano nel miglior modo possibile: "Il nostro impegno - ha dichiarato il sindaco Michele Carpinetti - è volto alla tutela della salute dei cittadini. Per questo stiamo dando pieno appoggio agli organi inquirenti, cioè Magistratura e Guardia di Finanza, e agli Enti preposti ai controlli, ovvero Arpav e Ulss. Al tempo stesso stiamo avendo la totale collaborazione della ditta Benckiser. Come abbiamo sempre fatto, comunicheremo passo passo ai cittadini gli esiti delle analisi dell'acqua e le tappe degli interventi. Inoltre rafforzeremo gli avvisi sul divieto ad usare l'acqua dei pozzi nel raggio di 500 metri dall'area individuata. Ribadisco che l'inquinamento non interessa i terreni ma le acque di falda, utilizzabili soltanto attraverso i pozzi artesiani. Alle attività produttive chiedo di continuare la collaborazione e gli investimenti su Mira, come percorso virtuoso per l'occupazione, l'efficienza degli impianti e la garanzia delle politiche ambientali".
Già nel 2007, dopo la scoperta dell'inquinamento nelle acque sotterranee, il Comune aveva vietato l'uso delle acque di falda a scopi alimentari, sanitari, irrigui e zootecnici. Da lì erano partiti i rilevamenti dell'Arpav e le varie ispezioni. Il 27 maggio scorso, poi, la Guardia di Finanza aveva informato dell'esistenza nell'area di una discarica non autorizzata, attiva tra la fine degli anni '60 e i primi anni '90. Il 9 giugno, su decreto del Procuratore della Repubblica, l'area interessata all'inquinamento è stata posta sotto sequestro.
Soddisfatti, per il momento, i membri del comitato Mira Buse, che avevano caldeggiato l'incontro con il Comune: "l'Amministrazione ha promesso chiarezza e comunicazione, unitamente a incontri con la cittadinanza a scopo informativo. Saremo vigili e collaborativi come sempre, perché il diritto alla salute dei cittadini viene prima di tutto".Antonio Tosi"