"Buongiorno,
faccio parte del comitato di Mira Buse, ma per motivi personali non sono riuscita a venire nelle due riunioni già fatte. Vorrei portare all'attenzione anche altri problemi che interessano sicuramente la ns. salute:
- il problema dell'Eternit che nella ns. zona non manca e si sa benissimo lanocività dell'amianto contenuto in questo materiale. Sensibilizzare prima ditutto i cittadini e chiedere al comune delle mappature e delle verifichedello stato di usura e dove fosse necessario la sostituzione magari conincentivi come altri comuni hanno fatto.;- altro problema è la linea ad alta tensione che passa vicino al ns.quartiere; chiedere al comune se sono mai stati fatti monitoraggi per quantoriguarda l'elettromagnetismo, visto che le distanze non sono certo quelleindicate dalle ultime normative, e se intende fare qulalcosa, come stannofacendo ad esempio il comune di Dolo, Vigonovo ed altri, con il problemadell'attraversamento di elettrodotti in zone abitate.
Cordiali saluti.
Irene Biasiotto"
"Gentile Presidente del Comitato Mira Buse-Mira Sud,
in qualità di concittadino interessato alla qualità della vita ed ai fatti di attualità nel nostro Comune, desidero congratularmi per la meritevole iniziativa intrapresa da Lei e dal comitato di cittadini da Lei presieduto al fine di garantire lo sviluppo e la tutela dell'are di Mira Buse-Mira Sud.
A questo proposito, venuto a conoscenza della decisione da parte della Guardia di Finanza di porre sotto sequestro alcune aree della zona in questione, in seguito all'individuazione sia grazie ad analisi chimica che tramite telemetria di un probabile sito illegale di stoccaggio di rifiuti, sarei molto interessato a conoscere i dati sulle analisi e sui risultati degli accertamenti suddetti, e quindi più precisamente sulla natura dei rifiuti in questione, sempre che tali dati siano in qualche maniera disponibili. Nel vostro sito di riferimento, Http://comitatomirabuse.blogspot.com, ho già potuto trovare numerose, circostanziate ed interessanti informazioni sulla storia del luogo e sui passati sversamenti di residui e scarti di produzione di detersivi, ma non un riferimento preciso al risultato delle analisi che, secondo voci, includerebbero anche tracce di inquinanti di genere diverso e forse maggiormente pericoloso.
Nell'attesa di un cortese riscontro e nella speranza di poter collaborare ad una Mira migliore, la ringrazio per l'attenzione che mi ha dedicato.
Alvise "
martedì 8 luglio 2008
venerdì 4 luglio 2008
Report assemblea pubblica
Dal Gazzettino del 04 luglio 2008
"È quanto emerso dall’affollata assemblea pubblica cui hanno partecipato il sindaco Carpinetti, l’assessore provinciale Da Villa e alcuni tecnici
Mira Buse, tempi brevi per la bonifica dell'area inquinata
Mira
La bonifica dell'area in zona Mira Buse dove è stata rinvenuta la falda acquifera inquinata avverrà in tempi brevi. Intanto è partito l'iter per la circoscrizione e la caratterizzazione della zona soggetta a inquinamento, che ricade a cavallo della nuova rotatoria, dove convergono via Fornace, il prolungamento di via Marinai d'Italia e la bretella Benckiser. È quanto emerso mercoledì sera in Comune a Mira durante l'affollata assemblea pubblica a cui hanno preso parte l'Amministrazione mirese, l'assessore provinciale all'Ambiente Ezio Da Villa, i tecnici comunali e quelli dell'Arpav e dell'Ulss 13.Fondamentali le rassicurazioni ai cittadini, dopo che le prime analisi avevano confermato la presenza di sostanze tossiche nella falda: "Niente allarmismi - ha dichiarato l'assessore alle Politiche Ambientali Maurizio Barberini - Come confermato dall'Arpav e dall'Ulss non ci sono pericoli per la popolazione. Rimane però il divieto di usare l'acqua dei pozzi artesiani anche solo per irrigare i campi, mentre l'acqua che arriva dalle condotte dell'acquedotto non ha alcun problema".
Il Comune darà piena collaborazione affinché le operazioni di bonifica avvengano nel miglior modo possibile: "Il nostro impegno - ha dichiarato il sindaco Michele Carpinetti - è volto alla tutela della salute dei cittadini. Per questo stiamo dando pieno appoggio agli organi inquirenti, cioè Magistratura e Guardia di Finanza, e agli Enti preposti ai controlli, ovvero Arpav e Ulss. Al tempo stesso stiamo avendo la totale collaborazione della ditta Benckiser. Come abbiamo sempre fatto, comunicheremo passo passo ai cittadini gli esiti delle analisi dell'acqua e le tappe degli interventi. Inoltre rafforzeremo gli avvisi sul divieto ad usare l'acqua dei pozzi nel raggio di 500 metri dall'area individuata. Ribadisco che l'inquinamento non interessa i terreni ma le acque di falda, utilizzabili soltanto attraverso i pozzi artesiani. Alle attività produttive chiedo di continuare la collaborazione e gli investimenti su Mira, come percorso virtuoso per l'occupazione, l'efficienza degli impianti e la garanzia delle politiche ambientali".
Già nel 2007, dopo la scoperta dell'inquinamento nelle acque sotterranee, il Comune aveva vietato l'uso delle acque di falda a scopi alimentari, sanitari, irrigui e zootecnici. Da lì erano partiti i rilevamenti dell'Arpav e le varie ispezioni. Il 27 maggio scorso, poi, la Guardia di Finanza aveva informato dell'esistenza nell'area di una discarica non autorizzata, attiva tra la fine degli anni '60 e i primi anni '90. Il 9 giugno, su decreto del Procuratore della Repubblica, l'area interessata all'inquinamento è stata posta sotto sequestro.
Soddisfatti, per il momento, i membri del comitato Mira Buse, che avevano caldeggiato l'incontro con il Comune: "l'Amministrazione ha promesso chiarezza e comunicazione, unitamente a incontri con la cittadinanza a scopo informativo. Saremo vigili e collaborativi come sempre, perché il diritto alla salute dei cittadini viene prima di tutto".Antonio Tosi"
"È quanto emerso dall’affollata assemblea pubblica cui hanno partecipato il sindaco Carpinetti, l’assessore provinciale Da Villa e alcuni tecnici
Mira Buse, tempi brevi per la bonifica dell'area inquinata
Mira
La bonifica dell'area in zona Mira Buse dove è stata rinvenuta la falda acquifera inquinata avverrà in tempi brevi. Intanto è partito l'iter per la circoscrizione e la caratterizzazione della zona soggetta a inquinamento, che ricade a cavallo della nuova rotatoria, dove convergono via Fornace, il prolungamento di via Marinai d'Italia e la bretella Benckiser. È quanto emerso mercoledì sera in Comune a Mira durante l'affollata assemblea pubblica a cui hanno preso parte l'Amministrazione mirese, l'assessore provinciale all'Ambiente Ezio Da Villa, i tecnici comunali e quelli dell'Arpav e dell'Ulss 13.Fondamentali le rassicurazioni ai cittadini, dopo che le prime analisi avevano confermato la presenza di sostanze tossiche nella falda: "Niente allarmismi - ha dichiarato l'assessore alle Politiche Ambientali Maurizio Barberini - Come confermato dall'Arpav e dall'Ulss non ci sono pericoli per la popolazione. Rimane però il divieto di usare l'acqua dei pozzi artesiani anche solo per irrigare i campi, mentre l'acqua che arriva dalle condotte dell'acquedotto non ha alcun problema".
Il Comune darà piena collaborazione affinché le operazioni di bonifica avvengano nel miglior modo possibile: "Il nostro impegno - ha dichiarato il sindaco Michele Carpinetti - è volto alla tutela della salute dei cittadini. Per questo stiamo dando pieno appoggio agli organi inquirenti, cioè Magistratura e Guardia di Finanza, e agli Enti preposti ai controlli, ovvero Arpav e Ulss. Al tempo stesso stiamo avendo la totale collaborazione della ditta Benckiser. Come abbiamo sempre fatto, comunicheremo passo passo ai cittadini gli esiti delle analisi dell'acqua e le tappe degli interventi. Inoltre rafforzeremo gli avvisi sul divieto ad usare l'acqua dei pozzi nel raggio di 500 metri dall'area individuata. Ribadisco che l'inquinamento non interessa i terreni ma le acque di falda, utilizzabili soltanto attraverso i pozzi artesiani. Alle attività produttive chiedo di continuare la collaborazione e gli investimenti su Mira, come percorso virtuoso per l'occupazione, l'efficienza degli impianti e la garanzia delle politiche ambientali".
Già nel 2007, dopo la scoperta dell'inquinamento nelle acque sotterranee, il Comune aveva vietato l'uso delle acque di falda a scopi alimentari, sanitari, irrigui e zootecnici. Da lì erano partiti i rilevamenti dell'Arpav e le varie ispezioni. Il 27 maggio scorso, poi, la Guardia di Finanza aveva informato dell'esistenza nell'area di una discarica non autorizzata, attiva tra la fine degli anni '60 e i primi anni '90. Il 9 giugno, su decreto del Procuratore della Repubblica, l'area interessata all'inquinamento è stata posta sotto sequestro.
Soddisfatti, per il momento, i membri del comitato Mira Buse, che avevano caldeggiato l'incontro con il Comune: "l'Amministrazione ha promesso chiarezza e comunicazione, unitamente a incontri con la cittadinanza a scopo informativo. Saremo vigili e collaborativi come sempre, perché il diritto alla salute dei cittadini viene prima di tutto".Antonio Tosi"
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